Confermata la condanna del Ministero dell’Istruzione a versare quasi 315.000 euro allo studente vittima della condotta di un compagno di classe
Scuola colpevole e Ministero dell’Istruzione condannato quando l’incidente che coinvolge due studenti si verifica durante l’orario scolastico – più precisamente, durante la lezione – ed è collegabile alla scarsa sorveglianza da parte del docente. Ricostruito nei dettagli l’episodio incriminato: un alunno di quinta elementare spintona un compagno e quest’ultimo finisce a terra ed urta con la schiena il piedistallo in legno di supporto alla lavagna. Tutto ciò si verifica durante il normale orario scolastico, anzi proprio durante una lezione. E il ragazzo – oggi ampiamente maggiorenne – che ha riportato danni a seguito della caduta addebita la responsabilità alla scarsa vigilanza fornita dall’istituto scolastico. Passaggio successivo è la richiesta di risarcimento all’indirizzo del Ministero dell’Istruzione, richiesta che viene ritenuta legittima dai giudici, i quali riconoscono all’oramai ex allievo di scuola elementare quasi 315.000 euro. Decisivo, in questa vicenda, il ruolo svolto dall’insegnante che era sì presente durante la lezione ma, osservano i giudici, non ha correttamente, scrupolosamente e ininterrottamente vigilato sugli alunni. (Ordinanza 32377 dell’8 novembre 2021 della Cassazione)