Appostamenti davanti a un albergo per monitorare proprietario e dipendenti: condannato per molestie
Palesemente alterate le normali condizioni di tranquillità alle quali avevano diritto albergatore e lavoratori nello svolgimento della loro occupazione

Appostarsi davanti a un albergo per monitorare il proprietario e i dipendenti vale una condanna per molestie. Respinta la tesi difensiva secondo cui l’azione incriminata compiuta dall’uomo sotto processo era mirata a controllare l’eventuale sottrazione dalla struttura di beni di proprietà della moglie, in passato socia dell’albergatore. Inequivocabile la condotta tenuta dall’uomo. La linea difensiva non convince i giudici, i quali sottolineano, invece, la tipologia delle condotte tenute dall’uomo, ossia appostamenti all’esterno della struttura, scatto di fotografie alle auto in entrata e in uscita e ai dipendenti, puntamenti ispettivi con un binocolo e pedinamenti. Tutto ciò ha certamente disturbato il proprietario dell’albergo e i suoi dipendenti, alterando le normali condizioni di tranquillità alle quali avevano diritto nello svolgimento del loro lavoro. (Sentenza 18894 del 12 maggio 2022 della Corte di Cassazione)