Assegno divorzile all’ex moglie che ha una posizione economica non solida a causa della rinuncia professionale per dedicarsi alla famiglia

Inutili le obiezioni proposte dall’uomo. Decisivo il richiamo alle scelte di vita della donna che ha privilegiato la cura dei figli e ha rinunciato alla carriera

Assegno divorzile all’ex moglie che ha una posizione economica non solida a causa della rinuncia professionale per dedicarsi alla famiglia

Differenza reddituale – con l’uomo a vantare una posizione economica più solida – dedizione alla cura dei figli e conseguente sacrificio in ambito professionale legittimano la richiesta dell’ex moglie di ottenere l’assegno divorzile. Inutili le obiezioni proposte dall’uomo. I giudici pongono l’accento su come la chiara differenza reddituale tra moglie e marito sia frutto, in sostanza, delle scelte fatte dalla donna nell’ottica di privilegiare la famiglia. In questa ottica viene sottolineata, innanzitutto, la acclarata maggior dedizione della ex moglie alla cura dei figli per tutta la durata del matrimonio, con sacrificio della sua attività professionale propria. Ulteriore conseguenza è, precisano i giudici, la sostanziale e attuale impossibilità della donna di procurarsi un reddito maggiore di quello in effetti percepito e attestato dalle sue dichiarazioni annuali, ossia poco più di 22.000 euro a fronte degli oltre 100.000 euro dichiarati dall’ex marito. (Ordinanza 17908 del 1° giugno 2022 della Corte di Cassazione)

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