Associazione organizzata per frodare il Fisco: basta la partecipazione per essere responsabile per il danno patrimoniale cagionato
Confermato l’obbligo di versare una corposa cifra all’amministrazione finanziaria come ristoro economico

Basta la mera partecipazione all’associazione che ha operato per frodare il Fisco per essere ritenuti civilmente responsabile del danno patrimoniale cagionato all’amministrazione finanziaria. Ad essere posta sotto i riflettori è l’attività illecita portata avanti da alcune società e mirata ad ottenere indebiti rimborsi dell’IVA. Ad essere chiamato in causa è anche un direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale, assieme agli altri componenti dell’associazione per delinquere, si ritrova davanti una condanna a un corposo risarcimento in favore del Fisco. A fronte delle richieste avanzate dall’Agenzia delle Entrate, cioè oltre 600.000 euro come danno patrimoniale e 50.000 euro come danno non patrimoniale, in Tribunale viene sancito solo l’obbligo per i membri dell’associazione per delinquere di ristorare solo il danno non patrimoniale. In Appello, invece, viene riconosciuto anche il diritto dell’amministrazione finanziaria a percepire il risarcimento del danno patrimoniale. Indiscutibile l’esistenza di un gruppo di soggetti associatisi per commettere una serie indeterminata di reati di frode fiscale al fine di conseguire indebiti rimborsi di crediti IVA. E a dover pagare dovrà anche essere il direttore dell’Agenzia delle Entrate, poiché egli è civilmente responsabile del danno patrimoniale cagionato all’amministrazione finanziaria dagli indebiti rimborsi IVA, essendo sufficiente il solo fatto di partecipare all’associazione. (Sentenza 4908 del 15 febbraio 2022 della Cassazione)