Battaglia legale della vedova sull’eredità: legittimo l’accesso a dati e documentazione relativi alla previdenza complementare del marito

Inutile l’opposizione dell’ente. Prioritaria la ragione alla base della richiesta presentata dalla vedova

Battaglia legale della vedova sull’eredità: legittimo l’accesso a dati e documentazione relativi alla previdenza complementare del marito

Da accogliere la richiesta della vedova che vuole accedere alla documentazione e ai dati relativi alla posizione di previdenza complementare (e ai relativi beneficiari) del ‘Fondo Pensione’ già intestato al marito. Inutile l’opposizione dell’ente: dovrà consentire alla vedova di accedere a tutti i dati e dovrà consegnargliene una copia. Decisiva la constatazione che la domanda presentata dalla donna è motivata dall’avere lei appreso la circostanza che il marito, in condizioni di salute già gravemente compromesse, aveva provveduto alla sostituzione dei beneficiari, indicando altri soggetti al posto della moglie e della figlia. In sostanza, va consentito alla vedova l’accesso alla documentazione perché ella ha manifestato l’intenzione di promuovere, anche per conto della figlia, un giudizio di riduzione per lesione di legittima o l’azione di annullamento per l’incapacità del marito, e quindi ha necessità della documentazione per una efficace difesa in giudizio. Tirando le somme, l’interesse alla riservatezza dei dati personali deve cedere a fronte della tutela di altri interessi giuridicamente rilevanti, e configurati come prevalenti dall’ordinamento. (Ordinanza 39531 del 13 dicembre 2021 della Cassazione)

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