Cade mentre fa la spesa al supermercato: scarpe col tacco e pavimento pulito la rendono colpevole
Respinta la richiesta di risarcimento avanzata dalla donna vittima del capitombolo nei confronti della società proprietaria della struttura commerciale

Esclusa la responsabilità della società proprietaria del supermercato per il capitombolo subito all’interno della struttura da una cliente. Fondamentale la constatazione che quest’ultima era andata a fare spesa coi tacchi, mentre non era riuscita a provare la presenza, da lei lamentata, di una sostanza scivolosa sulla pavimentazione. Rilevante soprattutto il resoconto fornito dagli agenti di polizia intervenuti sul luogo dell’incidente: essi hanno messo nero su bianco che nel punto della caduta il pavimento risultava asciutto, mentre era visibile una strisciata nera simile a quella di un tacco. Priva di fondamento, quindi, la richiesta risarcitoria fornita dalla donna. Accolta la tesi difensiva proposta dalla società proprietaria della struttura commerciale, tesi secondo cui la causa della caduta subita dalla cliente era presumibilmente rinvenibile nel tipo di calzatura – scarpe con tacco – da lei indossata. A dare forza a questa tesi poi anche la sottolineatura che il pavimento, all’esito dell’ispezione condotta pochi minuti dopo l’incidente, risultava perfettamente asciutto e pulito (Ordinanza 3046 dell’1 febbraio 2022 della Cassazione).