Caduta provocata da un dislivello del marciapiede: non spetta alla persona danneggiata provare l’imprevedibilità dell’insidia

Unico onere della parte lesa è dare prova del nesso causale tra la res e l’evento dannoso

Caduta provocata da un dislivello del marciapiede: non spetta alla persona danneggiata provare l’imprevedibilità dell’insidia

Possibile il ristoro economico per la persona caduta a terra a causa del dislivello presente nel marciapiede. A finire sotto accusa, nella vicenda in esame, è una società. Ad essa, difatti, la persona danneggiata attribuisce la responsabilità per il capitombolo subito e provocato, a suo dire, dalla omessa manutenzione del marciapiede. I giudici di merito respingono però l’ipotesi di un risarcimento, sottolineando l’insussistenza della intrinseca pericolosità del dislivello e ritenendo decisivo il fatto che la persona danneggiata non abbia dato prova della imprevedibilità e della invisibilità dell’insidia presente sul marciapiede. Questa linea di pensiero viene però censurata dalla Cassazione, poiché, osservano i giudici, la persona danneggiata era tenuta alla prova del solo nesso causale tra la res e l’evento dannoso, mentre non era suo onere fornire la prova dell’imprevedibilità e della non evitabilità dell’insidia o del trabocchetto. Necessario perciò un approfondimento sui dettagli dell’incidente, pur a fronte di una possibile condotta negligente della persona danneggiata (Ordinanza 3041 del 1° febbraio 2022 della Cassazione).

News più recenti

Mostra di più...