Calcio saponato: il giocatore vittima di incidente può comunque citare in giudizio la società proprietaria del campo

Le peculiarità del calcio saponato non escludono comunque di avere a disposizione un campo adeguato

Calcio saponato: il giocatore vittima di incidente può comunque citare in giudizio la società proprietaria del campo

Prendere parte a una partita di calcio saponato, con conseguenti rischi e pericoli, non esclude automaticamente possibili addebiti per le condizioni del campo in caso di incidenti ai giocatori. In Tribunale era stata esclusa la responsabilità della società proprietaria della struttura ove si era giocata la partita incriminata, e ciò alla luce della consapevolezza degli atleti in merito alla pericolosità della competizione. Di conseguenza, era stata negata una possibile responsabilità della società, proprio alla luce della decisione dei giocatori di utilizzare il campo nonostante le condizioni potenzialmente pericolose. Di parere opposto, invece, sono i giudici della Cassazione, i quali ritengono ancora plausibile la richiesta di risarcimento presentata da un giocatore rimasto vittima di un incidente durante la partita di calcio saponato. Su questo fronte è ritenuto necessario un approfondimento sulle condizioni strutturali del campo da gioco, poiché proprio la peculiarità del calcio saponato richiede l’utilizzo di un piano idoneo ad attutire le inevitabili cadute dei giocatori. (Ordinanza 37708 dell’1 dicembre 2021 della Cassazione)

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