Causa contro la società fallita: inammissibile la testimonianza dell’amministratore

Irrilevante il fatto che sia stata riconosciuta legittimazione processuale al curatore fallimentare

Causa contro la società fallita: inammissibile la testimonianza dell’amministratore

Nel contesto della causa intentata nei confronti della società fallita non è ammissibile la testimonianza della persona che risulta esserne ancora l’amministratore. I giudici precisano che, pur essendo la società fallita, il soggetto che ricopre il ruolo di amministratore non ha perso la propria qualifica, anche perché egli, nonostante l’attribuzione della legittimazione processuale al curatore fallimentare, continua a rivestire la qualità di parte in senso sostanziale. Ciò significa che nella vicenda in esame la testimonianza dell’amministratore della società fallita non è ammissione in giudizio, in quanto egli, per il ruolo che ha ricoperto e che ricopre, può avere comunque interesse ad un determinato esito del giudizio. I giudici, poi, ampliando l’orizzonte, ribadiscono che non possono essere assunte come testimoni le persone aventi un interesse nella causa, e questo ragionamento vale anche con riferimento alla situazione del rappresentante organico della società. (Ordinanza del 19 novembre 2021 del Tribunale di Varese)

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