Comportamento negativo in mediazione: deve sobbarcarsi le spese e le competenze di lite
I giudici sottolineano che nel procedimento di mediazione la parte ha manifestato molteplici atteggiamenti ostativi alla definizione della lite

Può costare carissimo il comportamento poco positivo tenuto in sede di mediazione. Nella vicenda presa in esame dai giudici, e relativa a una vertenza in materia ereditaria convenuta, a tenere banco è anche il capitolo concernente le spese di lite. Su questo fronte i giudici precisano che bisogna sì seguire il principio della soccombenza, senza però trascurare il comportamento processuale della parte. Nello specifico, è emerso che nel procedimento di mediazione la parte aveva manifestato molteplici atteggiamenti ostativi alla definizione della lite. Per tale ragione, le spese e le competenze di lite, comprese, ovviamente, quelle relative alla fase di mediazione, vanno integralmente poste a carico della parte, precisano i giudici. Allo stesso modo, anche le ulteriori spese stragiudiziali e giudiziali – per le spese di costituzione in mora, di mediazione e per certificazioni anagrafiche, di notifica, contributo unificato, marche da bollo, e trascrizione della domanda – vanno poste a carico della parte che in mediazione si è mostrata poco propensa ad agevolare una definizione della lite. (Sentenza del 13 maggio 2022 del Tribunale di Taranto)