Composizione della crisi: sì ai finanziamenti deducibili anche senza il via libera dell’esperto

Il fatto che il professionista non sia stato nominato non può bloccare l’imprenditore

Composizione della crisi: sì ai finanziamenti deducibili anche senza il via libera dell’esperto

Nel contesto della composizione negoziata della crisi non è la mancata nomina dell’esperto a poter bloccare l’autorizzazione in favore dell’impresa a contrarre finanziamenti prededucibili. Ciò perché la norma richiede espressamente l’accettazione dell’esperto per la conferma delle misure cautelari e protettive, mentre si limita a prescrivere una verifica di funzionalità dell’atto rispetto alla continuità aziendale e alla migliore soddisfazione dei creditori. In sostanza, la mancata nomina dell’esperto non può certo impedire all’imprenditore di contrarre finanziamenti prededucibili. A maggior ragione quando, come nella vicenda presa in esame dai giudici, è emersa in maniera chiara la funzionalità degli atti per la continuità aziendale, con specifico riferimento a un finanziamento prededucibile di 7.000.000 di euro, necessario alla prosecuzione dell’attività di impresa sia nella prospettiva della continuità che di un risanamento durevole. (Decreto del 22 dicembre 2021 del Tribunale di Treviso) 

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