Condannata la donna che prova convincere la figlia minorenne a lasciare in ospedale il bimbo appena partorito

Alla donna e al compagno viene addebitato il reato di violenza privata. Irrilevante il fatto che la ragazzina abbia avuto poi un ripensamento

Condannata la donna che prova convincere la figlia minorenne a lasciare in ospedale il bimbo appena partorito

Condannata la madre che ha provato a costringere la figlia minorenne, che aveva da poco partorito, a lasciare in ospedale il bambino. Nessun dubbio per i giudici: la donna è colpevole del reato di violenza privata, alla pari col compagno. Ad entrambi, difatti, viene addebitato di avere fatto pressioni sulla ragazzina per convincerla in tutti i modi a rinunciare al figlio appena nato, a lasciarlo nella struttura nosocomiale e ad andare via. Irrilevante, secondo i giudici, il fatto che la ragazzina, una volta uscita dall’ospedale, abbia avuto un ripensamento e non abbia messo in atto il proposito indottogli dalla madre. Il fatto, quindi, che la ragazza non abbia smesso di interessarsi al bambino non può depotenziare l’accusa a carico della madre. I giudici annotano che in effetti sulla ragazzina non sono state fatte pressioni all’uscita dal nosocomio, e proprio per questo ella non ha perseguito la sua originaria intenzione. Ma ciò non basta per mettere in discussione la condanna della coppia per il reato di violenza privata. (Sentenza 41824 del 17 novembre 2021)

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