Respinta la richiesta di risarcimento avanzata dalle persone che vivono nell’immobile sgomberato proprio a causa delle infiltrazioni
Immobile sgomberato a causa delle evidenti e pericolose infiltrazioni provenienti da una conduttura sotterranea. Nonostante il forte disagio subito dalle persone presenti nel palazzo, però, è impossibile per loro ottenere un ristoro economico dal Comune. Decisiva per i giudici è la constatazione della natura privata della conduttura che ha registrato la perdita d’acqua. Irrilevante, invece, sempre secondo i giudici, l’obiezione proposta dalle persone danneggiate e centrata sul fatto che la conduttura era comunque inserita nella fognatura comunale. Inutile, quindi, l’azione risarcitoria mossa nei confronti dell’ente locale. Per spazzare via ogni dubbio, comunque, i giudici sottolineano la natura privata dell’intera conduttura idrica e non solo di quella che serviva l’edificio poi sgomberato. Ciò significa che il Comune non poteva procedere ad effettuare manutenzione o riparazione sulla struttura, e di conseguenza ad esso non è addebitabile alcuna responsabilità per le infiltrazioni che hanno portato allo sgombero dell’edificio. (Ordinanza 34520 del 16 novembre 2021 della Cassazione)