Coniuge separato per colpa o con addebito: può ottenere la pensione di reversibilità
Chiarimenti dall’Inps con una circolare ad hoc che richiama l’orientamento della Cassazione

Via libera al riconoscimento della pensione prevista per i familiari superstiti anche in favore del coniuge separato per colpa o con addebito e che per giunta si è visto negato anche il diritto agli alimenti. Normativa alla mano, è prevista la pensione di reversibilità o indiretta per il coniuge rimasto vedovo. E in un recente passato la Corte di Cassazione ha fatto chiarezza, precisando che anche il coniuge separato e senza assegno alimentare ha diritto a percepire la pensione di reversibilità. A dare maggiore sostanza a questa linea di pensiero provvede ora l’Inps con una circolare ad hoc che, su conforme parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha recepito in sostanza l’orientamento fornito dalla Cassazione. Ciò significa che il coniuge separato – anche se con addebito o per colpa, e senza diritto agli alimenti – è equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite. I paletti fissati dall’Inps hanno una conseguenza concreta: debbono essere definite in base ai criteri fissati con la nuova circolare tutte le domande che verranno presentate d’ora in avanti e tutte quelle ancora pendenti. (Circolare del 1° febbraio 2022 dell’Istituto nazionale di previdenza sociale)