Contributo per il mantenimento della figlia: bisogna confrontare le posizioni economiche dei genitori

Corretta l’obiezione proposta da un uomo, che contesta l’obbligo di continuare a versare all’ex moglie un assegno per la figlia

Contributo per il mantenimento della figlia: bisogna confrontare le posizioni economiche dei genitori

Per decidere sul contributo al mantenimento della figlia maggiorenne – laureata e per giunta inserita nello studio professionale del padre – è necessario mettere a confronto, nell’attualità, le posizioni economiche dei due genitori. Nella vicenda in esame l’uomo ha già ottenuto una riduzione dell’assegno – da versare all’ex moglie – previsto come contributo per il mantenimento della loro figlia maggiorenne. Ciò nonostante, egli decide comunque di portare avanti la propria battaglia, mirando a vedere cancellato in toto il proprio obbligo. Su questo fronte i giudici danno all’uomo una speranza, osservando che ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento si è omesso di procedere a una valutazione comparativa delle situazioni economiche dei due coniugi, mentre ci si è limitati, erroneamente, a prendere in esame solo i redditi e il patrimonio dell’uomo. Per i giudici bisogna sempre tenere a mente che per il mantenimento dei figli – minori o maggiorenni ma non ancora economicamente autosufficiente – bisogna partire dalla valutazione delle risorse economiche disponibili da parte di entrambi i genitori. (Ordinanza 41919 del 29 dicembre 2021 della Cassazione)

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