Accoglibile la richiesta presentata dai creditori e mirata ad ottenere l’autorizzazione ad accettare l’eredità
Se il debitore ‘dimentica’ l’eredità, rimanendo inerte e facendo decadere il termine previsto per l’accettazione o la rinuncia, allora possono rimediare i suoi creditori. Nella vicenda in esame alcuni creditori chiedono l’autorizzazione ad accettare l’eredità lasciata al debitore dalla madre, e osservano che la domanda è legittimata dalla constatazione che il debitore non ha risposto all’actio esperita nei suoi confronti da loro creditori e ha quindi perduto il diritto ad accettare l’eredità. I giudici precisano che l’azione compiuta dai creditori è legittima anche quando, come in questo caso, il debitore ha lasciato infruttuosamente decorrere il termine intimatogli per l’accettazione dell’eredità. Fondamentale è conservare la garanzia patrimoniale, e poi, aggiungono i giudici, sarebbe iniquo accordare ai creditori la possibilità di agire in caso di rinuncia all’eredità da parte del debitore e negarla invece in caso di inerzia del debitore a seguito di actio interrogatoria. (Ordinanza 32195 del 5 novembre 2021 della Cassazione)