Due curatori per il fallimento: necessario fare chiarezza sui compensi

Bisogna motivare sulla misura del contributo fornito dal curatore revocato e da quello che lo ha sostituito

Due curatori per il fallimento: necessario fare chiarezza sui compensi

Se nella procedura fallimentare si susseguono due distinti curatori, è necessario fare chiarezza sulla distribuzione dei rispettivi compensi, anche riguardo alla proporzionalità rispetto al lavoro da loro svolto. Messo in discussione, nella vicenda presa in esame dai giudici, il decreto con cui era stato liquidato il compenso in favore del curatore revocato. Ciò perché il decreto ha omesso del tutto di motivare la misura del contributo di ciascuno dei due curatori all’acquisizione dell’attivo ed alla gestione del passivo, e si è limitato, invece, dopo avere individuato la somma complessiva, a liquidare al curatore revocato quanto residuava dall’importo già destinato all’altro curatore. E invece la liquidazione del compenso del curatore fallimentare deve essere specificamente motivata mediante la indicazione dei criteri seguiti, risultando altrimenti nullo il decreto di liquidazione, precisano i giudici. E al fine di individuare la frazione spettante a ciascun curatore bisogna enunciare una specifica motivazione con riferimento ai criteri di riparto seguiti. Assolutamente privo di valore, quindi, il decreto con cui viene liquidato il compenso a due curatori succedutisi nel corso della procedura. (Ordinanza 11001 del 5 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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