Eccesso di velocità, multe a raffica per l’automobilista: irrilevante il fatto che l’ente locale non abbia subito comunicato la sanzione per la prima violazione

I giudici precisano che le multe non servono certo a rendere conoscibile il divieto presente sulla strada

Eccesso di velocità, multe a raffica per l’automobilista: irrilevante il fatto che l’ente locale non abbia subito comunicato la sanzione per la prima violazione

Nessuna giustificazione per l’automobilista che, dopo aver ricevuto una raffica di multe per eccesso di velocità, sostiene che il Comune abbia volutamente proceduto a notificargli il primo verbale solo dopo la consumazione delle successive infrazioni, così negandogli la conoscenza del limite di velocità e della presenza dell’autovelox e, quindi, la possibilità di rispettare il limite di velocità. I giudici ritengono risibile la tesi, proposta dal legale dell’automobilista sanzionato, secondo cui le sanzioni andrebbero notificate secondo l’ordine cronologico di consumazione di ciascuna infrazione e comunque con modalità tali da porre il soggetto sanzionato in condizione di non commettere ulteriori infrazioni e di conoscere per tempo l’esistenza dei divieti o di norme di comportamento. Difatti, l’ordinamento appresta ampie garanzie di conoscibilità dei divieti e delle norme di comportamento, che però, sottolineano i giudici, nulla hanno a che fare con la notificazione delle singole violazioni, la cui unica funzione è quella di porre l’incolpato in condizione di apprestare le eventuali difese contro ciascuna contestazione. (Ordinanza 7704 del 9 marzo 2022 della Cassazione)

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