Eccesso di velocità registrato dall’autovelox: serve la fotografia dell’infrazione per inchiodare l’automobilista

Fatale la disattenzione del Comune, che non ha messo sul tavolo le immagini relative alla condotta irregolare dell’automobilista

Eccesso di velocità registrato dall’autovelox: serve la fotografia dell’infrazione per inchiodare l’automobilista

Sospiro di sollievo per l’automobilista, registrato dall’autovelox a superare il limite di velocità, se poi il Comune non mette sul tavolo, da un lato, la fotografia della violazione e, dall’altro, la documentazione concernente la collocazione della postazione disposta dalla Polizia locale. Nella vicenda presa in esame si è appurato che l’apparecchio utilizzato dagli agenti della Polizia locale aveva consentito loro di registrare l’eccesso di velocità della vettura, che si era rapidamente allontanata. Proprio per questo, secondo il giudice è indispensabile il materiale fotografico per inchiodare l’automobilista. In particolare, il giudice sottolinea che l’accertamento compiuto dagli agenti è stato indiretto, in questo caso specifico, in quanto effettuato mediante immagini registrate, e quindi la documentazione fotografica è una prova insostituibile per certificare la correttezza nella constatazione del comportamento irregolare dell’automobilista. Nulla, di conseguenza, la multa, poiché il Comune non ha provato il fondamento della pretesa sanzionatoria, non avendo depositato le fotografie necessarie ad attestare l’eccesso di velocità. (Sentenza del 13 aprile 2022 del Giudice di pace di Latina)

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