Esclusa l’istigazione alla corruzione se al pubblico ufficiale vengono offerti dei biglietti per il luna park

Secondo i giudici è decisiva l’osservazione che il valore di ciascun biglietto non poteva essere particolarmente elevato

Esclusa l’istigazione alla corruzione se al pubblico ufficiale vengono offerti dei biglietti per il luna park

Trentaquattro biglietti per il luna park offerti al pubblico ufficiale in cambio del parere favorevole su una concessione demaniale: impossibile parlare di istigazione alla corruzione. Il carattere modico della somma offerta non consente di ritenere comprovata la serietà della proposta illecita. A finire sotto accusa è un giostraio. A essere presa in esame è la condotta da lui tenuta e consistita nell’avere offerto oltre 30 biglietti per l’accesso al luna park a un pubblico ufficiale – che li ha rifiutati – onde indurlo a compiere un atto contrario ai propri doveri e, segnatamente, affinché esprimesse un parere favorevole propedeutico al rilascio di una nuova concessione demaniale marittima indispensabile per l’installazione del luna park. I giudici precisano che l’offerta o la promessa di donativi di modesta entità integrano il delitto di istigazione alla corruzione solo qualora la condotta sia caratterizzata da un’adeguata serietà e sia in grado di turbare psicologicamente il pubblico ufficiale. E nella vicenda in esame il valore di ciascun biglietto non poteva essere particolarmente elevato, precisano i giudici, viste le caratteristiche del sito e visto che vi era la consuetudine del giostraio di donare biglietti omaggio alle forze dell’ordine e alle autorità locali. (Sentenza 21090 del 31 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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