Ferma l’automobile per scaricare balle d’acqua ma impiega troppo tempo: condannato per violenza privata

Fondamentale il video che ha consentito di ricostruire l’episodio e di accertare la condotta tenuta dall’automobilista e dai suoi familiari

Ferma l’automobile per scaricare balle d’acqua ma impiega troppo tempo: condannato per violenza privata

Sanzionato penalmente l’automobilista che ferma la propria vettura dinanzi al proprio cancello – per il quale è stato autorizzato anche il passo carrabile – per scaricare alcune balle d’acqua ma compie l’operazione troppo lentamente, così bloccando, in sostanza, un altro automobilista. Nessun dubbio per i giudici: è sacrosanto parlare di violenza privata quando, come nella vicenda presa in esame, ci si trova di fronte all’ostruzione, con una vettura in sosta, della pubblica strada. Ciò alla luce del principio secondo cui integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggia la propria autovettura dinanzi ad un fabbricato in modo tale da bloccare il passaggio, impedendo l’accesso alla persona offesa. Il requisito della violenza, precisano i giudici, si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione la persona offesa. Decisiva, in questa vicenda, la visione di un filmato che ha consentito di ricostruire l’episodio. Le immagini hanno consentito di appurare che né l’automobilista né i suoi familiari si sono prodigati per liberare velocemente il passaggio, ritardando il passaggio alla persona offesa. (Sentenza 22594 del 9 giugno 2022 della Corte di Cassazione)

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