Finanziamento per l’acquisto di una vettura: la risoluzione può comportare la condanna per appropriazione indebita

Decisiva la constatazione della avvenuta comunicazione relativa alla risoluzione del contratto di finanziamento

Finanziamento per l’acquisto di una vettura: la risoluzione può comportare la condanna per appropriazione indebita

Basta la comunicazione della avvenuta risoluzione del contratto di finanziamento per l’acquisto di una vettura per ritrovarsi condannato per appropriazione indebita, in caso, ovviamente, di mancata restituzione del veicolo. Sanzionato perciò un uomo che ha acquistato – con finanziamento ad hoc – una vettura in Germania e che, una volta dichiarato risolto il contratto, non ha provveduto a dare indietro il veicolo. Decisiva per i giudici è la constatazione che il locatore della vettura concessa in uso al soggetto finanziato aveva a quest’ultimo non solo comunicato l’avvenuta risoluzione del contratto di finanziamento per inadempimento della prestazione ma anche intimato la restituzione del veicolo, con comunicazioni indirizzate al domicilio tedesco indicato dal compratore all’atto della sottoscrizione del contratto di finanziamento. Irrilevante la irreperibilità del compratore presso quell’indirizzo, irreperibilità certamente non imputabile al venditore, che di tale inadempimento e della conseguente intimazione alla restituzione della res detenuta sine titulo ha dato diligentemente comunicazione. (Sentenza 6042 del 22 febbraio 2022 della Cassazione)

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