Giardino come privata dimora: condanna più severa per il ladro
Fondamentale la catalogazione del giardino come rilevante pertinenza dell’abitazione

Catalogabile come privata dimora anche il giardino di pertinenza della casa. Condanna più severa, quindi, per il ladro che ha compiuto un blitz nel giardino per portare via da una casina in legno un monopattino, un frigo portatile, varie cesoie una sega e una livella. I giudici ribadiscono che nella nozione di privata dimora rientrano i luoghi nei quali si svolgono non occasionalmente atti della vita privata, compresi quelli destinati ad attività lavorativa o professionale, e che non siano aperti al pubblico né accessibili a terze persone senza il consenso del proprietario. In questa specifica vicenda è accertato che per accedere al manufatto dove era custodita la refurtiva i ladri si sono introdotti dapprima in un terreno privato, coltivato con alberi da frutto e recintato, successivamente nei giardini di un casolare canonico, suddiviso in più unità immobiliari, hanno aperto i diversi casotti luoghi di custodia degli attrezzi e poi hanno sottratto i beni esclusivamente da un manufatto. Logico, quindi, parlare di luoghi di pertinenza dell’adiacente abitazione, luoghi dove si svolge una parte significativa della vita dei proprietari, interessati a curare i giardini. (Sentenza 3514 del 1° febbraio 2022 della Cassazione)