Gradini rovinati ma caduta evitabile con un minimo di accortezza

Respinta la richiesta di risarcimento avanzata dalla persona vittima del capitombolo. Decisiva la constatazione che ella conosceva lo stabile

Gradini rovinati ma caduta evitabile con un minimo di accortezza

Niente risarcimento per la persona che scendendo una rampa di scale in uno stabile finisce a terra a causa del cattivo stato di manutenzione dei gradini. L’incidente è difatti addebitabile alla persona danneggiata, secondo i giudici, poiché conosceva l’edificio, avendo lì vissuto per anni e vivendovi comunque la madre, era consapevole delle condizioni dei gradini e avrebbe evitato il capitombolo se solo fosse stata più accorta. Inutile quindi l’azione risarcitoria proposta dalla vittima della caduta nei confronti del Condominio, pur essendo accertato il cattivo stato di manutenzione dei gradini della scalinata, scheggiati, scivolosi e privi di accorgimenti antiscivolo. Per i giudici, difatti, pur ammettendo che le scale condominiali non fossero in buono stato di manutenzione, il pericolo era visibile e comunque noto alla vittima, che aveva abitato in quello stabile per molti anni, e dopo essersi trasferito altrove aveva continuato a frequentarlo per visitare la propria madre lì residente. In sostanza, le scale condominiali erano rovinate, ma non pericolose, secondo i giudici, e comunque la vittima conosceva perfettamente lo stato dei luoghi e la visibilità era ottima, e quindi, con l’uso dell’ordinaria diligenza avrebbe evitato il danno. (Ordinanza 9437 del 23 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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