I potenziali guadagni dell’uomo legittimano l’assegno divorzile in favore dell’ex moglie

Evidente la posizione di forza, dal punto di vista economico, dell’uomo, mentre la donna deve far fronte anche a un precario stato di salute

I potenziali guadagni dell’uomo legittimano l’assegno divorzile in favore dell’ex moglie

I potenziali guadagni, in prospettiva, dell’ex marito possono legittimare l’assegno divorzile in favore dell’ex moglie. A maggior ragione, poi, se quest’ultima si trova a vivere in una situazione economica poco solida, pur avendo un contrato di lavoro, e deve anche fare fronte ad alcuni problemi di salute. Decisiva, secondo i giudici, è la disparità dei redditi tra gli ex coniugi. In particolare, viene evidenziato che l’uomo è avvocato ed esercita un’attività produttiva di maggior reddito, e inoltre è titolare di proprietà immobiliari e ha costituito una nuova famiglia di fatto, potendo in tal modo condividere le spese con la nuova compagna, anch’ella avvocato, mentre invece l’ex moglie gode di redditi modesti da lavoro subordinato ed è gravata dai debiti maturati per far valere in giudizio diritti nei confronti del proprio datore di lavoro nonché dagli oneri di restituzione, esito dello stesso giudizio, e non è più titolare del diritto di abitazione sulla ex casa coniugale e deve far fronte anche a un precario stato di salute. (Ordinanza 5909 del 23 febbraio 2022 della Cassazione)

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