Il forte temporale non libera il Comune dalla responsabilità per l’allagamento del seminterrato
I numeri inchiodano l’ente locale: nei messi successivi al fattaccio ci sono state piogge ancora maggiori

Evidente la colpevolezza del Comune per i danni subiti da un immobile invaso nella zona del seminterrato dal liquido uscito dalle fogne a seguito di un forte acquazzone. Impossibile per l’ente locale difendersi richiamando l’eccezionalità dell’evento atmosferico. I giudici respingono l’ipotesi che le condotte comunali non siano state in grado di trattenere tutto il liquido solo perché la pioggia caduta in quel periodo è stata insolitamente intensa. In premessa, comunque, i giudici riconoscono che la zona in cui si è verificato l’evento era stata in effetti colpita da piogge particolarmente intense. Essi aggiungono però che ciò non è sufficiente a spiegare il traboccamento della condotta, anche perché, statistiche alla mano, è emerso che nei mesi successivi era caduta una quantità di pioggia ancora maggiore, senza però che ciò determinasse alcun allagamento. Di conseguenza, è palese la responsabilità del Comune per i danni subiti dall’immobile, una volta accertato che le precipitazioni atmosferiche coincise con l’allagamento del seminterrato, per quanto rilevanti, non erano state imprevedibili ed eccezionali al punto da giustificare la fuoriuscita del liquido dalla condotta fognaria. (Sentenza del 13 aprile 2022 del Tribunale di Lecce)