Indietreggia, mette il piede in una buca e finisce a terra: niente risarcimento perché non ha prestato attenzione al luogo
A inchiodare la persona danneggiata sono due dettagli: la visibilità dell’anomalia e l’illuminazione naturale nel momento della caduta

Niente risarcimento per la madre che, dopo aver messo la figlioletta in macchina, è caduta a causa di una buca non segnalata mentre indietreggiava per chiudere la portiera e poter così raggiungere il posto di guida. Inutile l’azione giudiziaria proposta dalla donna contro il Comune. Nessun dubbio sui dettagli dell’episodio, verificatosi in un pomeriggio estivo. I giudici osservano però che l’anomalia della pavimentazione stradale era agevolmente visibile e percepibile, attese le sue dimensioni, la differenza cromatica, nonché l’illuminazione naturale propria di un pomeriggio d’estate. Essi aggiungono poi che la donna avrebbe potuto accorgersi della presenza della buca, essendosi ella già posizionata accanto all’autovettura ed avendo sistemato la bambina sul sedile anteriore destro. Per i giudici, quindi, è palese che la donna ha tenuto una condotta non adeguata al contesto, poiché la modesta irregolarità della pavimentazione stradale, conseguente alla riparazione con cemento di una precedente buca, poteva essere agevolmente percepita, considerato anche che i diversi materiali, asfalto e cemento, si presentavano alla vista come notevolmente diversi tra loro – grigio il primo e biancastro il secondo –. Inoltre, il sinistro si è verificato verso le ore 17.30 di un pomeriggio di luglio, cioè in condizioni di piena luminosità naturale. Evidenti, quindi, le colpe della donna, che ha omesso di prestare attenzione al luogo in cui stava camminando subito dopo aver sistemato la figlioletta in macchina. (Ordinanza 11798 del 12 aprile 2022 della Corte di Cassazione)