Instabile il ciglio del marciapiede: meglio per il passante evitarlo e scegliere una strada alternativa

Negato il risarcimento richiesto da una persona caduta a causa delle condizioni del marciapiede presente lungo una strada comunale

Instabile il ciglio del marciapiede: meglio per il passante evitarlo e scegliere una strada alternativa

L’evidente condizione di precarietà del marciapiede – oggetto di una manutenzione inadeguata – si rivela un boomerang per la persona che proprio a causa del marciapiede è finita rovinosamente a terra. Per i giudici, difatti, nessun addebito è possibile nei confronti del Comune, poiché la persona rimasta vittima del capitombolo avrebbe potuto e dovuto evitare il pericolo – evidente –, aggirarlo e proseguire la propria camminata in una zona del marciapiede più sicura. Decisive, in questa ottica, soprattutto le foto riguardanti il luogo dell’incidente. Proprio grazie alle immagini a disposizione, difatti, i giudici hanno sancito che il capitombolo è avvenuto esclusivamente a causa della condotta incauta della vittima, la quale, pur essedo evidente che il ciglio del marciapiede della strada comunale che stava percorrendo era caratterizzato da sconnessioni, imperfezioni e disomogeneità, ha deciso comunque di passare in quel tratto e senza, per giunta, particolare prudenza. (Ordinanza 38025 del 2 dicembre 2021 della Cassazione)

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