Intervento non adeguato alle condizioni della paziente: medico responsabile per il conseguente peggioramento

Inutile anche il riferimento difensivo alla prescrizione, fissata in dieci anni

Intervento non adeguato alle condizioni della paziente: medico responsabile per il conseguente peggioramento

Colpevole il medico che esegue un intervento non adeguato alle condizioni della paziente e così causa a quest’ultima un peggioramento ulteriore. Indiscutibile la sua responsabilità, poiché la prestazione del medico in una struttura non perde la natura di prestazione avente fonte in un contratto solo perché di quel contratto il medico stesso non risulta essere parte. Legittima l’azione giudiziaria proposta, nella vicenda presa in esame dai giudici, da una donna che è stata sottoposta a tre interventi agli occhi, eseguiti tra il 1997 ed il 1999, al fine di eliminare la grave miopia da cui era affetta, interventi che però, anziché migliorare, hanno peggiorato la sua vista e le ha addirittura fatto perdere quasi del tutto le sue capacità visive. A inchiodare il medico è la constatazione che egli avrebbe dovuto effettuare un intervento di tipo diverso da quello prescelto, soprattutto in ragione delle condizioni della paziente. Peraltro, è anche emerso che l’intervento prescelto non era stato correttamente eseguito. Inutile anche il riferimento difensivo alla prescrizione, poiché la responsabilità del medico va qualificata come contrattuale, con conseguente prescrizione decennale. (Sentenza 4906 del 15 febbraio 2022 della Cassazione)

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