Involucro in cellophane sulla strada: non addebitabile all’Anas la caduta del motociclista

Respinta definitivamente la richiesta di risarcimento per i danni subiti a seguito dell’incidente

Involucro in cellophane sulla strada: non addebitabile all’Anas la caduta del motociclista

Catalogabile come evento sfortunato, frutto di un caso fortuito, il brutto incidente capitato a un motociclista che a causa di un involucro in cellophane ha perso aderenza e controllo del mezzo ed è poi finito rovinosamente a terra. Respinta, di conseguenza, l’azione risarcitoria da lui avanzata nei confronti dell’Anas, nonostante in primo grado gli fosse stato riconosciuto un ristoro economico quantificato in oltre 76.000 euro. Per i giudici di secondo e di terzo grado, però, la ricostruzione dell’episodio consente di escludere ogni ipotesi di addebito nei confronti della società che gestisce il tratto di strada in cui si è verificato l’incidente. Decisiva la constatazione che l’involucro in cellophane – proveniente, secondo il motociclista, da una vettura – era vagante. In sostanza, la presenza dell’oggetto sulla carreggiata è attribuibile alla responsabilità o dello stesso motociclista o di terze persone. E in questa ottica è irrilevante anche il riferimento alla presenza di alcuni lavori in corso, poiché l’involucro in cellophane resta, secondo i giudici, un oggetto che può essere gettato dagli stessi automobilisti e che si muove spostato dal vento. (Ordinanza 42085 del 30 dicembre 2021 della Cassazione) 

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