Rimessa in discussione la cifra che dovrà essere versato dall’uomo all’ex moglie
Va riconosciuto l’assegno divorzile alla moglie che, ufficializzata la rottura col marito, non ha una propria posizione lavorativa, essendosi dedicata completamente, durante il matrimonio, alla cura della famiglia e dei figli, e che non gode di rendite patrimoniali significative, poiché ha impiegato le somme ricevute dall’oramai ex coniuge per il proprio mantenimento, e che, infine, non versa neppure in buone condizioni di salute. Sul fronte della somma da stabilire, però, va escluso il richiamo alla necessità di garantire alla donna e ai figli un tenore di vita adeguato all’ambiente alto-borghese in cui si svolge la loro vita. Su quest’ultimo elemento ha battuto l’uomo chiedendo di mettere in discussione l’onere economico a suo carico. E le obiezioni da lui proposte hanno convinto i giudici della Cassazione, i quali chiariscono che non si può commisurare l’ammontare dell’assegno dovuto dall’ex marito ad un tenore di vita adeguato all’ambiente alto-borghese in cui vivono i figli della donna. (Ordinanza 35712 del 19 novembre 2021 della Cassazione)