La sorella del suo nuovo compagno la tratta come una parente: revocato l’assegno divorzile concesso alla donna
Per i giudici inequivocabili anche le testimonianze della figlia. Palese l’esistenza di una stabile convivenza more uxorio tra la donna e il nuovo compagno

Il rapporto tra l’ex moglie e la sorella del suo nuovo compagno è elemento che può confermare la solidità della relazione da lei intrapresa dopo la fine del matrimonio, e può perciò spingere i giudici a revocarle l’assegno divorzile riconosciutole in prima battuta. A inchiodare la donna, nella vicenda in esame, sono anche le testimonianze delle due figlie, i contenuti di due relazioni investigative e, infine, il comportamento della sorella del suo nuovo compagno, la quale si comporta con lei come se fosse una parente. Questi elementi sono sufficienti, secondo i giudici, per ritenere che la donna abbia, dopo la chiusura del matrimonio, instaurato una relazione stabile e duratura con un nuovo compagno, da cui è anche scaturita una convivenza. I giudici confermano, quindi, che l’instaurazione da parte dell’ex coniuge di una stabile convivenza more uxorio fa venir meno il diritto all’assegno. E nella specifica vicenda presa in esame nessuna ulteriore pretesa dell’ex moglie è plausibile, poiché ella ha fatto solo un riferimento generico a una presunta disuguaglianza notevole tra i redditi suoi e dell’ex marito e frutto delle decisioni da loro assunte durante il matrimonio. (Ordinanza 14256 del 5 maggio 2022 della Corte di Cassazione)