Lei chiede la separazione: confermata la donazione indiretta ricevuta per mano del marito

Decisivo il fatto che l’uomo non abbia fornito alcuna prova circa la mancanza dell’animus donandi

Lei chiede la separazione: confermata la donazione indiretta ricevuta per mano del marito

Salva, anche dopo la richiesta di separazione coniugale presentata dalla moglie, la donazione indiretta effettuata dal marito alla coniuge e consistita nel concludere l’acquisto di un immobile, da adibire a casa coniugale, e nell’intestarlo solo alla consorte. Respinta l’istanza avanzata dall’uomo e mirata ad ottenere la restituzione di ben 160.000 euro a seguito del venir meno dell’affectio familiaris in conseguenza della richiesta di separazione inoltrata dalla moglie. Impossibile anche ipotizzare una revoca della donazione a causa della ingratitudine della donna. Su questo punto i giudici osservano che le attribuzioni dell’uomo nei confronti della ex moglie avevano valore di donazione indiretta, in quanto egli non aveva fornito alcuna prova circa la mancanza dell’animus donandi, mentre era palese lo spirito di liberalità che aveva accompagnato la donazione. A questo proposito si è attribuito il valore di donazione indiretta all’acquisto dell’immobile sulla base non solo di dichiarazioni effettuate dall’uomo, ma anche e soprattutto in ragione della specifica destinazione dell’immobile all’uso familiare. (Ordinanza 14740 del 10 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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