Madre affettuosa ma affetta da un forte deficit cognitivo: legittima l’adozione del figlio
Palesi le difficoltà della donna, invalida al 90%, nella cura del bambino e nel salvaguardarlo da eventuali pericoli

Figlio adottabile se la madre è affetta da un deficit cognitivo che la rende invalida civile al 90%, con nomina di un amministratore di sostegno, e se il padre non è invece in grado di cogliere le criticità psicologiche della donna con cui ha concepito il progetto di genitorialità, e anzi assume un atteggiamento di minimizzazione delle difficoltà proprie e della compagna nella gestione del figlioletto, difficoltà che lasciano intravedere difficoltà a sintonizzarsi sui bisogni evolutivi del bambino e a svolgere un ruolo di accudimento e protezione nei suoi confronti. Fondate, secondo i giudici, le preoccupazioni circa la possibilità che la donna possa esercitare in modo sufficientemente adeguato la propria genitorialità, sia a causa delle problematiche psico-fisiche che delle precarie condizioni socio ambientali. In questa ottica è irrilevante il grande affetto nutrito dalla donna verso il figlio. Ciò che conta, invece, sottolineano i giudici, è la sua palese difficoltà nella cura del bambino e la sua incapacità di salvaguardarlo da eventuali pericoli. (Ordinanza 18696 del 9 giugno 2022 della Corte di Cassazione)