Madre con personalità disturbata, percorso terapeutico destinato a durare anni: legittima l’adottabilità del figlio

Impossibile contemperare le esigenze del minore e i suoi tempi di crescita col lento recupero della madre

Madre con personalità disturbata, percorso terapeutico destinato a durare anni: legittima l’adottabilità del figlio

Personalità disturbata, carenze evidenti come genitore e, infine, percorso terapeutico lungo ancora da affrontare. Impossibile prendere tempo per consentire alla donna di recuperare la propria stabilità: così si rischia di compromettere il benessere del figlio, che può essere tutelato solo con l’adozione. Inequivocabile, secondo i giudici, il quadro relativo alla donna. In particolare, a fronte del disturbo della personalità che la affligge da tempo, emerge che il percorso terapeutico a lei utile sarebbe da quantificare nell’ordine di grandezza di anni, poiché le indicazioni di cura per un disturbo borderline, come quello della donna, consistono in una psicoterapia intensa e di una durata congrua di alcuni anni. Legittimo, quindi, ritenere che il percorso terapeutico per la donna è incompatibile con i tempi di crescita del figlio, il quale, peraltro, è ben inserito nella famiglia affidataria, frequenta l’asilo con una buona integrazione e, sottolineano i giudici, presenta una condizione di netto miglioramento della propria situazione psico-fisica. (Ordinanza 3246 del 2 febbraio 2022 della Cassazione)

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