Nessuna giustificazione per il mendicante che aggredisce in strada due persone per ottenere pochi euro
Impossibile ridimensionare l’episodio e presentarlo come comprensibile alla luce della situazione di indigenza dell’uomo

Nessuna giustificazione per l’uomo che, preda di una situazione di povertà, non trova altra soluzione che aggredire in strada due persone per farsi consegnare 9 euro. Sacrosanta la sua condanna per rapina. Respinta la tesi difensiva, mirata a ridimensionare l’episodio e a presentarlo come comprensibile alla luce della situazione di indigenza dell’uomo. I giudici ribattono che il bisogno di cibo non è una giustificazione per azioni violente, anche perché è sempre possibile rivolgersi ai Centri di assistenza specializzati per le persone indigenti. L’uomo ha provato a presentare la condotta da lui tenuta come giustificata da un palese stato di necessità poiché frutto del bisogno di cibo, da intendersi come esigenza primaria, essendo lui un mendicante senza fissa dimora. Sempre in questa ottica, poi, l’uomo ha sostenuto anche la non gravità dell’episodio a lui contestato, soprattutto tenendo presente, a suo dire, il modestissimo danno economico subito dalle due vittime. I giudici ribattono che è impossibile ritenere giustificato il ricorso da parte dell’uomo a forme di violenza fisica, anche perché egli non era preda di un pericolo – attuale e inevitabile – di un grave danno. (Sentenza 20684 del 27 maggio 2022 della Corte di Cassazione)