Respinta la richiesta avanzata da un uomo che ha riportato la deviazione del setto nasale per avere preso parte in modo passivo a un esame di arti marziali
Niente copertura dall’assicurazione per l’incidente verificatosi durante l’attività sportiva. E ciò vale non solo quando ci si trova a prendere parte ad un evento agonistico, ma anche quando si è coinvolti in un allenamento o, come nella vicenda sottoposta ai giudici, in una prova d’esame. A chiudere, inutilmente, un indennizzo è stato un uomo che ha riportato lesioni al setto nasale durante un esame di arti marziali nella palestra da lui frequentata, esame sostenuto da un altro uomo che mirava a conseguire la cintura nera. In sostanza, la persona danneggiata era stata chiamata in causa dall’uomo in procinto di diventare cintura nera per fungere da antagonista e durante la prova era stata colpita al naso con conseguente deviazione del setto. La persona danneggiata ha chiamato in causa la propria compagnia assicurativa, la quale ha risposto picche e ha ricordato che il soggetto che partecipa ad un’attività sportiva accetta il rischio dei possibili danni. A dare ragione all’assicurazione hanno provveduto i giudici, chiarendo che la regola dell’accettazione del rischio vale sia che l’attività sportiva venga svolta in forma agonistica, sia che si tratti di un allenamento o di un esame sportivo. (Ordinanza 35602 del 19 novembre 2021 della Cassazione)