Niente riconoscimento da parte del genitore con forte disturbo di personalità
Fondamentale salvaguardare l’interesse del minore e garantirgli una prospettiva di crescita sana

L’acclarato disturbo di personalità del genitore può stopparne l’azione di riconoscimento del figlio, a maggior ragione, poi, se c’è anche l’opposizione dell’altro genitore. Fondamentale, difatti, è salvaguardare l’interesse del figlio e le sue prospettive di una crescita sana. Nella vicenda in esame i giudici hanno accolto le obiezioni proposte da una madre a tutela del figlio e hanno respinto l’istanza di riconoscimento presentata dall’altro genitore, rivelatosi, in sostanza, inadeguato. Su questo fronte, in particolare, i giudici annotano che il disturbo di personalità dell’uomo è tale da destare allarme per una sana crescita del minore, bisognoso sì di una piena genitorialità ma che sia sana, senza ombre di disturbi psichici di alcun genere. Peraltro, osservano i giudici, i problemi dell’uomo rischiano di porre il figlio in una situazione difficile, esponendolo a una forte conflittualità genitoriale, visti anche i comportamenti aggressivi tenuti dal padre nei confronti della madre. (Ordinanza 40794 del 20 dicembre 2021 della Cassazione)