Non basta la recinzione per l’usucapione di un terreno

Respinta la richiesta centrata sull’apposizione di una recinzione che, però, non impediva l’accesso a terze persone

Non basta la recinzione per l’usucapione di un terreno

Recintare un terreno non può bastare per acquisirne la proprietà tramite usucapione. Soprattutto se, come nella vicenda presa in esame dai giudici, non è emerso che la recinzione apposta non impedisce l’accesso a terze persone sul terreno. A portare avanti l’azione giudiziaria sono un uomo e una donna che chiedono l’accertamento dell’intervenuta usucapione di un appezzamento di terreno confinante con quello da loro acquistato. A sostegno della domanda le due persone richiamano in particolare un dettaglio, ossia il fatto di avere provveduto a recintare il terreno non di loro proprietà, esercitando così su di esso un chiaro possesso. I giudici però ritengono impossibile riconoscere all’uomo e la donna la proprietà del terreno, poiché non vi è prova di un possesso continuato per venti anni. In particolare, dalle risultanze istruttorie è emerso che la recinzione, installata nella metà degli anni ‘70, non impediva l’accesso di terze persone sul terreno. E poi, viene aggiunto, non è emersa la prova che la recinzione sia rimasta in loco per un ventennio e che il possesso si sia manifestato come inequivoca espressione del diritto dominicale. (Ordinanza 5074 del 16 febbraio 2022 della Cassazione)

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