Ospita il nuovo compagno per dieci mesi: impossibile parlare di famiglia di fatto
Salvo il diritto della donna a percepire l’assegno divorzile dall’ex marito. Ella ha accolto a casa l’attuale compagno solo perché l’appartamento di quest’ultimo non era abitabile

Impossibile parlare di famiglia di fatto a fronte della convivenza durata dieci mesi tra la donna, divorziata dal marito, e il nuovo compagno. Ciò significa che ella ha ancora il pieno diritto di pretendere ogni mese dall’ex marito l’assegno divorzile. Inutili le osservazioni proposte dall’uomo. Censurata in Cassazione la visione dei giudici d’Appello, i quali avevano valutato il rapporto di convivenza instaurato dalla donna con un nuovo compagno come provviso di quei caratteri di stabilità e di reciprocità tali da rendere riconoscibile una famiglia di fatto e da far perciò cessare ogni obbligo di contribuzione a carico dell’ex marito. I giudici di terzo grado esprimono forti dubbi sul valore attribuito alla ospitalità data dalla donna per un periodo di circa dieci mesi al suo attuale compagno, ospitalità concessa nell’attesa che ritornasse abitabile l’appartamento dell’uomo. Da questi dettagli è difficile, secondo i giudici, ricavare la prova dell’esistenza tra la donna e il partner di un rapporto affettivo caratterizzato da un alto grado di stabilità. (Ordinanza 2139 del 25 gennaio 2022 della Cassazione)