Patologie psico-somatiche non bastano a mettere in discussione la validità del testamento

Confermata la validità delle ultime volontà lasciate per iscritto. Manca la prova della incapacità del soggetto

Patologie psico-somatiche non bastano a mettere in discussione la validità del testamento

Impossibile annullare il testamento per una semplice anomalia o una mera alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive. Necessario, invece, che la persona che fa testamento sia vittima di una infermità transitoria o permanente e che perciò sia stata privata in modo assoluto, al momento della redazione delle sue ultime volontà, della coscienza dei propri atti e della capacità di autodeterminarsi. Applicando questa visione nella vicenda in esame si è ritenuto impossibile mettere in dubbio la validità del testamento, poiché si è fatto riferimento solo a condizioni psico-somatiche del testatore, non sufficienti a parlare di incapacità naturale della persona a fare testamento. Per ulteriore chiarezza, infine, i giudici ribadiscono che lo stato di capacità della persona costituisce la regola mentre quello di incapacità rappresenta l’eccezione, e quindi spetta al soggetto che impugna il testamento dare prova della dedotta incapacità della persona che ha messo per iscritto le sue ultime volontà. (Ordinanza 39035 del 9 dicembre 2021 della Cassazione)

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