Personalità disturbata per la madre: legittima l’adottabilità della figlia

Personalità disturbata e palese inadeguatezza ad assumersi gli oneri connessi al ruolo di genitore inchiodano la madre alle proprie responsabilità e legittimano l’adottabilità della figlia. Per i giudici, chiamati a prendere in esame la delicata vicenda, è inequivocabile la condotta tenuta dalla madre, la quale si è resa colpevole di reiterati comportamenti fattuali, gravissimi e pregiudizievoli per la figlia, e che denotano la sussistenza di una incapacità genitoriale in concreto, non recuperabile in tempi ragionevoli. Esemplificativo, in modo drammatico, il tentativo, da parte della donna, di soffocamento della bambina con una busta di plastica. Rilevanti, poi, anche gli esiti di alcuni test psicodiagnostici cui è stata sottoposta la donna. Nello specifico, è emerso che ella presenta un disturbo di personalità e non è in grado di assicurare alla figlia uno sviluppo psico-fisico equilibrato, non è in grado di gestire le funzioni affettive di cura e protettive né di recuperare la sua funzione genitoriale. (Ordinanza 3059 dell’1 febbraio 2022 della Cassazione)