Pochi minuti di parcheggio sullo stallo riservato ai disabili e con una copia del pass invalidi: legittima la condanna

Impossibile ridimensionare la condotta tenuta dall’automobilista. Irrilevante che la sosta sia stata causata da motivi contingenti

Pochi minuti di parcheggio sullo stallo riservato ai disabili e con una copia del pass invalidi: legittima la condanna Vettura piazzata al volo sullo stallo riservato ai disabili ma sul parabrezza è esposta solo una copia del contrassegno per il parcheggio invalidi: condanna inevitabile per l’automobilista. Impossibile parlare di falso grossolano, visto e considerato che, osservano i giudici, sono stati necessari alcuni esami strumentali per controllare il pass. Inutile anche il riferimento fatto dall’automobilista alla necessità contingente di parcheggiare solo per pochi minuti la vettura. I giudici sono chiari: è punibile l’esposizione sul parabrezza della vettura di una fotocopia – ben fatta, per giunta – dell’originale contrassegno per il parcheggio invalidi, anche la sosta illegittima della vettura è stata causata da una situazione contingente ed è durata poco tempo. Privo di logica, poi, il riferimento difensivo ai motivi contingenti del parcheggio, altrimenti non consentito nella zona all’automobilista. Difatti, è inutile il richiamo a presunti motivi contingenti, una volta accertato, come in questo caso, l’uso del documento falso. (Sentenza 19189 del 16 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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