Procedimento di cassazione: imprescindibile l’assistenza dell’avvocato

Inammissibile l’azione giudiziaria proposta personalmente senza l’intercessione di un legale

Procedimento di cassazione: imprescindibile l’assistenza dell’avvocato

Impossibile agire in proprio dinanzi la Corte di Cassazione per provare a tutelare un proprio diritto senza affidarsi un avvocato. Inutile, di conseguenza, l’azione giudiziaria proposta, nella vicenda in esame, da una donna che ha messo in discussione la reale paternità dell’uomo ufficialmente indicato come suo padre. Nessun dubbio, spiegano i magistrati, sul fatto che nel procedimento di cassazione occorra il ministero di un avvocato iscritto nell’apposito albo. Ciò perché le parti non debbono entrare, di regola, direttamente in rapporto con il giudice e sono tenute ad avvalersi della intercessione di un tecnico del diritto al quale affidare l’incarico di rappresentarle e difenderle prestando un’attività di assistenza e consulenza di contenuto tecnico-giuridico. E questa imposizione non va in contrasto col principio secondo cui tutti possono agire in giudizio, per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi, e la difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento, giacché, spiegano i giudici, il diritto di difesa deve essere inteso come potestà effettiva dell’assistenza tecnica e professionale in qualsiasi processo. (Ordinanza 39551 del 13 dicembre 2021 della Cassazione)

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