Proposta di transazione, parere negativo del Fisco: la decisione spetta al giudice fallimentare

Respinta la tesi proposta dalla società e mirata a vedere dichiarata la giurisdizione del giudice tributario

Proposta di transazione, parere negativo del Fisco: la decisione spetta al giudice fallimentare

Tocca ai giudici fallimentari decidere sulle controversie concernenti il mancato assenso dell’amministrazione fiscale rispetto alla proposta di transazione originata all’interno di una procedura di concordato preventivo. Nella vicenda l’Agenzia delle Entrate si è espressa negativamente sulla proposta di transazione fiscale avanzata, alla luce della legge fallimentare, da una società, e ha poi chiesto venga dichiarata la giurisdizione del tribunale fallimentare. Di parere opposto, invece, la società, che punta sulla giurisdizione del giudice tributario. A fare chiarezza provvedono i giudici delle Sezioni Unite Civili della Cassazione, stabilendo la competenza del giudice ordinario, ossia del giudice fallimentare, poiché è in discussione la mera manifestazione di uno dei creditori – l’Agenzia delle Entrate – sulla transazione fiscale. In sostanza, bisogna concentrare innanzi al tribunale fallimentare la cognizione delle questioni che gravitano attorno alle procedure della transazione fiscale e del concordato preventivo, procedure che includono pienamente, sottolineano i giudici, anche quelle relative alle manifestazioni – da qualunque creditore espresse – sulla proposta di transazione fiscale. (Ordinanza 35954 del 22 novembre 2021 della Cassazione)  

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