Reddito adeguato per l’ex moglie: riconosciutole comunque il diritto all’assegno divorzile

Decisivo il fatto che ella si sia dedicata alla famiglia durante il matrimonio e abbia consentito all’allora marito di impegnarsi nella propria attività lavorativa

Reddito adeguato per l’ex moglie: riconosciutole comunque il diritto all’assegno divorzile

Il reddito adeguato a disposizione dell’ex moglie non è sufficiente per negarle l’assegno divorzile, sempre che ella dia prova di essersi dedicata alla cura della famiglia durante gli anni di matrimonio. Decisivo, nella vicenda presa in esame dai giudici, è il riferimento al contributo offerto dalla donna, nei primi anni di matrimonio, alla conduzione della famiglia e all’accudimento dei figli, contributo che ha agevolato, all’epoca, anche l’ex marito, libero di svolgere appieno la propria attività lavorativa, proprio grazie all’impegno a casa della donna. Palese, in sostanza, secondo i giudici, il fatto che la donna abbia comunque sacrificato le proprie prospettive di lavoro nei primi anni di matrimonio, occupandosi esclusivamente della famiglia. Inutili le obiezioni proposte dall’ex marito, impossibile accordargli la revoca, o, almeno, la riduzione, dell’assegno divorzile riconosciuto all’ex moglie. Per i giudici l’assegno va confermato alla luce della funzione perequativo-compensativa che esso ha assunto, pur essendo emerso che la donna percepisce, oggi, un reddito idoneo a garantirle un adeguato livello di vita. (Ordinanza 14582 del 9 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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