Richieste di denaro all’ex amante per non far venire alla luce la relazione: è estorsione

Va catalogata come estorsione la richiesta di denaro avanzata dall’ex amante in cambio del silenzio sulla relazione ormai conclusa. Irrilevante il fatto, accertato nella vicenda in esame, che il coniuge traditore abbia accettato di chattare con l’ex amante in una sorta di gioco di ruolo a contenuto patrimoniale che lo vedeva nei panni di chi ricerca il piacere attraverso la sottomissione – anche patrimoniale – ai desideri e alle richieste dell’altra persona. Nessun dubbio per i giudici sulla lettura da dare alle condotte tenute da una donna che ha avanzato richieste sempre più esose di denaro nei confronti dell’ex amante, accompagnandole con la minaccia di rivelare alla moglie dell’uomo non solo il contenuto delle conversazioni intime scambiate tra loro in chat, ma anche la loro precedente relazione sessuale. Impossibile parlare di mera violenza privata, anche perché il comportamento della donna ha riguardato aspetti della vita della persona offesa non divulgabili senza il suo consenso. (Sentenza 6554 del 23 febbraio 2022 della Cassazione)