Ridotto il mantenimento se i figli maggiorenni mostrano prospettive di carriera e una minima solidità economica
Esemplare la decisione che ha valorizzato per un figlio la possibilità di fare l’avvocato e per l’altro un introito mensile sicuro

Se i figli sono maggiorenni e hanno in un caso una prospettiva di carriera e in un altro caso una piccola ma sicura entrata mensile, allora è logico riconoscere al padre almeno una riduzione dell’assegno di mantenimento che egli deve versare mensilmente e ognuno di loro. Fondamentale il fatto che entrambi i giovani abbiano, seppur in modo differente, una certa solidità economica. Nella vicenda presa in esame dai giudici è emerso che il figlio più grande ha completato l’Università, si è laureato in Giurisprudenza e si avvia alla carriera professionale come avvocato, mentre il più piccolo già dispone di un piccolo introito di 500 euro mensili. Legittima quindi la decisione di ridurre e quasi dimezzare l’assegno di mantenimento che, a margine della ufficializzazione del divorzio dei genitori, il giudice ha caricato sulle spalle dell’uomo in favore di ciascun figlio. Vittoria parziale, quindi, per il padre, che dovrà sborsare mensilmente a ogni figlio non più 1.500 euro bensì 800 euro. (Ordinanza 4035 dell’8 febbraio 2022 della Cassazione)