Risarciti gli stranieri ai quali il Comune rende difficoltosa la partecipazione al bando per l’assegnazione delle case popolari

Discriminatoria la condotta tenuta dall’ente locale e certificata dai dettagli del bando in merito alla documentazione aggiuntiva richiesta agli stranieri

Risarciti gli stranieri ai quali il Comune rende difficoltosa la partecipazione al bando per l’assegnazione delle case popolari

Condannato il Comune che nel bando per l’accesso alle cosiddette ‘case popolari’ richiede per la partecipazione degli stranieri documentazioni invece non domandate ai cittadini italiani. L’ente locale è anche obbligato a risarcire le persone che proprio a causa della documentazione necessaria per la partecipazione e di difficile reperimento non hanno potuto neanche provare a vedersi assegnato un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Evidente, secondo i giudici, la discriminazione compiuta dal Comune nei confronti dei cittadini stranieri che si sono ritrovai esclusi dalla graduatoria per l’accesso alle case popolari proprio a causa della illegittima richiesta di documenti non domandati ai cittadini italiani, documenti necessari per comprovare la non possidenza di immobili all’estero. Grave, in sostanza, la condotta dell’ente locale, alla luce di un bando che imponeva solo agli stranieri di produrre documentazione aggiuntiva, così rendendo loro più difficolto, se non addirittura impossibile, partecipare al concorso per la procedura di assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. (Ordinanza del 13 gennaio 2022 del Tribunale di Monza)

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