Rischio infortunistico in ambiente domestico: copertura ampliabile solo con l’intervento del Parlamento
I giudici della Corte Costituzione ritengono ineludibile l’opera del legislatore per allargare la copertura assicurativa per gli infortuni domestici

Tocca al Parlamento e non certo alla Corte Costituzionale il compito di estendere l’ambito dell’assicurazione contro il rischio infortunistico per invalidità permanente causata dalle attività di cura delle persone e dell’ambiente domestico. Ma su questo tema i giudici della Consulta sono netti: è ineludibile un intervento del legislatore per individuare gli strumenti e le modalità migliori per fruire di tali prestazioni. Dalla Corte Costituzionale hanno dichiarato inammissibile la questione volta ad includere nella copertura assicurativa prevista nell’ambito delle norme per la tutela della salute nelle abitazioni e per l’istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici anche eventi verificatisi al di fuori della dimora del nucleo familiare, presso l’abitazione di stretti familiari non conviventi per quanto bisognosi di assistenza domestica. Nella fattispecie, la rendita da infortunio domestico era stata richiesta dal marito di una donna morta per un incidente verificatosi nell’abitazione dei genitori, dove si era recata per prestare assistenza. I giudici spiegano che la possibile estensione della copertura assicurativa richiede una riforma di sistema, rimessa, ovviamente, alle scelte discrezionali del legislatore. (Sentenza 202 del 28 luglio 2022 della Corte Costituzionale)